Alla portata di tutti

Qualche settimana Sir Tim Barners-Lee, inventore del web, ha rilasciato un’interessante intervista di cui vi riporto un pezzettino:

I feel that the web should be something, which basically doesn’t try to coerce people into putting particular sorts of things on it. […] This is humanity which is communicating over the web, just as it’s communicating over so many other different media. I think it’s a more complicated question we have to; first of all, make it a universal medium, and secondly we have to work to make sure that that it supports the sort of society that we want to build on top of it.[…]

It’s a new medium, it’s a universal medium and it’s not itself a medium which inherently makes people do good things, or bad things. It allows people to do what they want to do more efficiently. It allows people to exist in an information space which doesn’t know geographical boundaries. My hope is that it’ll be very positive in bringing people together around the planet, because it’ll make communication between different countries more possibile.

Recentemente sono stato a trovare Marco approfittandone per fare una visita in Cina assaporando le differenze che dividono le nostre culture al punto che a tratti mi è parso di visitare un paese “deforme”. Ma ho avuto anche l’occasione di ricredermi su tanti luoghi comuni e di capire ed accettare tanti tratti della società cinese (bello l’aticolo di Umberto Eco che parla di antropologia culturale).
Tutti hanno l’opportunità di studiare. Non è vero che viene sfruttato il lavoro minorile. Quando hanno sonno “dormono” ovunque. Per fortuna hanno vissuto a lungo tempo senza senza l’ipocrisia e gli altri effetti realityvistici dei mass-media. Nonostante la recente “invasione culturale”. e dei canoni filo-occidentali sono riusciti a lungo a mantenere una affascinante semplicità nel loro modo di vivere e per fortuna ancora non esistono dei cloni di Costantino e della Lecciso.
Infine perché per quasi 2 secoli la Cina è stata terreno di conquista per il colonizzatore di turno e finalmente sta ricostruendo “un’identità nazionale” e godendo un periodo di pace e stabilità per loro invidiabile. I “bambini cinesi” sono animati da una grandissima forza di volontà e voglia di imparare …mentre i nostri figli cresceranno chiedendosi se è meglio cambiare canale o accendere la playstation mentre obesi scartano una kinder delice.
Insomma… difficile riassumere in poche parole settimane di impressioni. Così “a tratti” sono anche arrivato a chiedermi un bilancio di quanto male e quanto bene hanno prodotto anni di repressione culturale e sociale e quanto ne sta producendo l’invasione della “cultura occidentale”.
Un giorno avrei risposto in modo netto …ora non so dare una risposta.

Il governo cinese si trova oggi ad affrontare il problema internet. Banda larga a tutti… ma informazioni controllate e censurate. Un progetto difficilmente realizzabile… ma ha tutti i torti a tentare?

Quest’anno “anno della fisica”, celebriamo dopo 100 anni il concepimento della relatività ristretta e un nuovo punto di vista sul cosmo (anzi infiniti punti di vista). Dopo anni di scoperte Albert Einstein spese poi gli ultimi giorni della sua vita ripetendo: “I know not with what weapons World War III will be fought, but World War IV will be fought with sticks and stones”.
Sul numero di Le scienze di luglio leggevo un altro articolo sul problema della proliferazione degli armamenti atomici controllato da ormai vecchi trattati inadeguati e inattuabili per mantenere la sicurezza del pianeta.

Chissà cosa succederà quando la tecnologia renderà alla portata di tutti la costruzione del laser disintegra-pianeta seguendo le semplici istruzioni trovate su un wiki pubblicate con licenza GPL e benedizione di Tim Barnes-Lee… ce la faremo a trovare una persona malintenzionata su 6 miliardi? Forse la causa per cui nell’universo non troviamo altre forme di vita intelligenti è dovuto al fatto che l’evoluzione le ha portate naturalmente verso l’autodistruzione? :)

Differenziazione o chiusura… sono ad oggi le migliori soluzioni ai problemi di sicurezza informatici.

Ci proteggeremo andando a vivere in un bunker attrezzato contro gli attacchi chimici come scrive Stephen King oppure verremo salvati da un robot come racconta Asimov?

La tecnologia ci darà in futuro possibilità sempre più grandi, ma nessuno ci sta educando su cosa farne. L’informazione deve essere libera. Le armi non devono essere usate. L’informazione può essere un arma.
…ammettere la contraddizione è peggio che scoprire che babbo Natale non esiste.